Adesso tutti avranno già scritto cose più interessanti sul buio di quante ne dirà qui Semerssuaq che, piuttosto che leggere i libri li tiene in bella mostra sui mobili di casa per dire che li leggerà, forse, quando non andranno più di moda. Adesso infatti sta tentando di trovare divertente il primo “I love shopping”. Meglio tardi che mai. Se proprio dovevamo.
Poi ci sarebbero (giornali e riviste escluse) quel “Brava a letto”, e poi “Bastarda”, “Sex and the City”, “Questioni delicate che ho affrontato dall’analista”, “Cosmetica del nemico”, “Donna per caso”, “L’opera struggente di un formidabile genio”.
Tutti autobiografici, di Christine Gran, Jonathan Coe, Matthew Klam, Amelie Nothomb, Candace Bushnell, Dave Eggers, Sophie Kinsella. In ordine sparso.
Semerssuaq propone il gioco del formatulecoppie. Una bella bibliografia, ammettiamolo. E in più, una bella sferzata di nomi tra cui scegliere per i prossimi referral, che male non fa.
Insomma tutto questo per dire che gli altri sanno sempre più cose di Semerssuaq e anche quando sono meno di quelle che sa lei le sue sono meno interessanti.
Non saranno di questo parere amici e parenti, ma l’amore sfalsa i criteri di giudizio.
La giornata di Semerssuaq è iniziata con l’idea di un black out nel condominio, come quella di tutti quelli che si sono messi a letto ieri sera, buonibuoni, nonostante lanottebianca, e non hanno sentito la sveglia. Poi, come tutti quelli che non avevano le pile nella radiolina, è uscita. La gente esce di casa appena gli spegni la televisione e a Roma erano tutti per strada, a piedi, nonostante la pluie. L’unica preoccupazione di Tommaso era laRomasuSky mentre quella di miamadre resta ilpollonelcongelatore perché da lei la corrente non è ancora tornata. Allora, il black out era su Roma. Che divertente: hanno consumato troppo ieri notte e adesso, immaginando tutti a letto, stanno risparmiando.
Poi, come tutti quelli che hanno la fortuna di conoscere l’indirizzo di casa di Leibniz a Lipsia, nei pressi del campo del Rosental (si ricorda che i rapporticonilmondo di Semerssuaq erano stati interrotti completamente perché anche il cellulino era passato a miglior vita), il black out è diventato “un caso nazionale”. Non che il black out sia imputabile a ‘Bniz, come tutti ormai saprete, ma lui alle 7.00 era già a perlustrare il territorio per rubare il posto a Sherlock Holmes.
[Si ringrazia mio fratello per aver suggerito il titolo e ricordato a Semerssuaq di quando i bambini andavano a comprare in salumeria le mille lire di corrente spiccia e da grandi maturavano gravi danni dell’autostima]
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