Maurizio, mio marito, di ritorno da una prova su pista (sì, lui fa spesso di queste cose divertenti per lavoro) aspettando il taxi – in ritardo per prendere il treno – ha fatto l’autostop.
Il ragazzo in furgone che si è fermato a dargli un passaggio gli ha fatto un sacco di domande ammettendo di approfittarne perché quando gli sarebbe mai più capitata la possibilità di parlare con un giornalista di Wired.
Ecco, in effetti questa cosa a me succede più o meno tutti i giorni: posso parlare con direttori di questa o quell’altra rivista, incontrare l’editor di autori più o meno famosi, gente che ne sa a pacchi di cose belle (e a volte anche di numeri).
Ecco, questa è una delle mie costanti #3cosebelle nella mia routine.
Un’altra cosa bella è l’appuntamento con Maria Elisa Foresto da California Bakery. Ogni lunedì siamo là – in quella in corso Como – per iniziare bene la settimana (che io sul lunedì ho un’opinione positiva): se vi va, passate!
E poi altre cose belle sono i (sempre meno) gradi di separazione che mi avvicinano a tanta gente che ha belle idee. Cosa per cui rendo a Internet quello che è di Internet: il ruolo di facilitatore. Anche di incontri. E poi mi tengo il merito per l’uso che faccio di questi incontri.
Allego link sparsi:
- aderisco alla campagna di Francesca Panzarin: a #parimerito voto una donna (rientra tra le cose che decido di fare perché Internet mi permette di aver tempo per fare tutto, ovviamente no, non ho tempo per far granché e vorrei far di più, intanto ci metto la firma e la faccia durante l’aperitivo civico elettorale a PianoC domani sera);
- ho rubato l’idea di raccontare le mie #3cosebelle a Fraintesa. Grazie.
[foto di Federico Novaro]
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