1. Non è grave, uno. E passa.
2. Tutti ne abbiamo avuto uno (o conosciamo qualcuno che). Ma tutti tutti, pure quelli che hanno una reputazione da duri da difendere, colleghi, amici, ex colleghi… gente che leggo, che mi legge, gente che mi conosce bene e gente che non so chi sia. Grazie per aver detto che capita anche a voi. Grazie pure a chi mi ha scritto che ero coraggiosa a dirlo. Ma perché non avrei dovuto?
3. Un sacco di gente ha il mio numero di telefono, ma rispondere con un sms – parlare col magone non è decoroso – non ha offeso nessuno.
4. Dire di stare male fa stare bene anche gli altri; tutti hanno una soluzione: fare yoga, meditare, passeggiare, riposare, respirare in un sacchetto, prendere i fiori di bach, andare al parco… Nessuno mi ha suggerito di chiamare il medico, giuro. Nessuno.
L’ho chiamato io questa mattina, gli ho lasciato un messaggio in segreteria. Fosse stato su Facebook pure lui era meglio.
5. A me è passato tornando a fare le cose che faccio sempre (quindi niente passeggiate e niente parchetto) e allora mi sono messa al pc.
Oggi sto meglio sì, grazie.
5 cose che ho imparato da un attacco di panico http://t.co/IqnksGy64n
ma la mancanza assoluta di rughe sulla fronte, anche in un momento di panico e sconforto ti deve regalare sorrisi grandi 😉
Cara, il mio primo e unico attacco di panico è passato nel momento in cui ho detto a mio marito “Adesso muoio” e lui mi ha risposto “No! Proprio ora che ho trovato una moglie che mi mantiene!” 😀
Che tenerezza che fa leggerti.
Rivedersi in un sacco di tuoi appunti poi…
e facciamoci questo pianto :°)
Un abbraccio.
Li ho avuti anche io. Per parecchio tempo. Poi sono passati, la mia cura è stata nell’ordine aprire un blog, cambiare lavoro e fotografare tanto, o meglio più di quanto facessi prima.
Non ho seguito i consigli di amici e parenti, già sapevo cosa avrei dovuto fare per stare meglio!
http://t.co/0WuHKm3OMn
Concordo a pieno Nemmeno io ho mai nascosto di averne e con gli anni ho anche capito perché mi vengono, così come ho capito come farli passare più o meno “velocemente” e senza medicine.
Ci si convive e non si è pazzi ad averli (…come ho sentito da qualche ignorante) e – sì, lo dico a tutti gli increduli – anche le persone solari, attive ne possono soffrire. Buona giornata
5 cose che ho imparato da un attacco di panico http://t.co/ULw2VleaTU via @domitilla
Cara Domitilla, ti ho letto su fb. Se ne hai scritto vuol dire che avevi il bisogno di dirlo ma anche di sapere da chi ti legge cosa ne pensa (forse). Gli attacchi di panico sono un segnale di qualcosa che non va. E forse ne conosci gia’ le cause. In questo momento devi essere sincera con te fino in fondo e vedrai che alla fine scoprirai nuove energie che ti renderanno ancora più forte. E anche il tuo lavoro e i tuoi rapporti ne beneficeranno! Ciao emma
Gli attacchi di panico ci portano da qualche parti.
Hanno la loro utilità.
Un abbraccio.
Io non ho mai sofferto di attacchi di panico, ma una volta sono rimasto bloccato su una barca con alcuni amici. Nonostante non ci fosse reale pericolo e il clima fosse un po’ teso ma controllato, scoprii che una delle mie amiche soffriva di attacchi di panico. Non ce l’aveva mai detto prima, e rimanemmo un po’ tutti scioccati dal vederla stare così male, colpita da una cosa così improvvisa e in grado allo stesso tempo sia di paralizzarla ma anche di farle perdere completamente il controllo.
Ricordo che i giorni seguenti tutti noi che eravamo stati con lei su quella barca le chiedemmo come si sentisse, perché l’immagine di quanto era stata male era ancora ben presente nei nostri occhi. Nonostante lei tendesse a minimizzare, ci raccontò di tutte le altre volte che le era capitato. La spingemmo a vedere se in giro c’era qualcosa che poteva consultare o acquistare per tentare di conoscere meglio questo disturbo e, possibilmente, imparare a controllarlo.
Non voleva partire con qualcosa di troppo forte tipo terapie, farmaci o quant’altro, così dopo diverse ricerche abbiamo conosciuto il Dr. Giacconi di aspeera.it che le ha dato alcuni consigli iniziali per acquisire informazioni sull’argomento (questi, per la cronaca).
In realtà ci ha raccontato che dentro non si limitavano solo a discutere il problema, ma offrivano anche degli spunti per risolverlo che a lei sono stati molto utili per imparare a controllarsi prima e durante gli attacchi. Se può essere di aiuto a qualcuno come è stato per lei….io lo spero.
[…] attacchi di panico per capire che non ero sulla strada giusta [Poi, un paio di anni dopo, ho letto questo post di Domitilla Ferrari, che tutti dovrebbero poter leggere quando gli capita una cosa […]
[…] in qualunque momento della vita. Sono andata a cercarmi il post di Domitilla Ferrari, su “5 cose che ho imparato da un attacco di panico“, e mi ci sono […]