1. Arrivare in stazione e chiedere se in 1 minuto si riesce a prendere la coincidenza. Certo che sì, i treni arrivano e partono in orario e le coincidenze usano lo stesso binario.
Anzi, gli adetti alle pulizie spolverano sedili e braccioli a uno a uno, passando anche l’aspirapolvere in quel minuto.
2. Entrare in Tokyu Hands e pensare di starci 15 minuti. Solo per girare tutti i 7 piani di quello di Shinjuku ci vuole di più. Se ci si ferma a guardare anche solo la metà della zacca (cianfrusaglie) più di 2 ore passano che è un piacere.
3. Pensare di poter accedere alle reti wifi aperte in giro: è necessaria la tastiera con gli ideogrammi per scrivere id e pw. Comunque ho le prove: si può vivere senza Internet per due settimane, superati i primi due giorni da astinenza da Twitter &Co poi il tempo passa, impegnandosi a fare altro.
4. Mangiare akenoko a saziarsi, che è la radice del bambu e (forse) ha zero calorie, giro una mezz’ora ci si sente morire di fame.
5. Non bere sake pensando sia una brodaglia calda. È vino di riso. È buono. Si beve freddo. Ma questo lo sapevo già. Ho anche la spilletta de La Via del Sake, io.
SULLO STESSO ARGOMENTO (FORSE):
Tagged: vacanze