* 8 COSE CHE SONO SUCCESSE MENTRE ERI IN VACANZA ::

1. Il 24 agosto, non un giorno infrasettimanale di un mese qualsiasi, ma il penultimo lunedì di agosto, Facebook ha registrato il record di accessi: quel giorno lì un miliardo di persone in tutto il mondo ha passato del tempo su Facebook.

2. Al di là del record (magari la colpa è della noia di chi era in ufficio a fine agosto), Facebook è il social network più utilizzato al mondo (cfr. i dati del Pew Research Center, un centro di ricerca indipendente con sede a Washington DC) mentre LinkedIn pare essere in calo (anche se neppure tanto: è passato dal 28% di utenti nel 2014 all’attuale 25%).

3. E ancora: Facebook ha superato Google come fonte di traffico per gli editori.
No, non in Italia.

4. Il titolo di Twitter è sceso sotto al prezzo dell’Ipo Dino Amenduni su La Repubblica si chiede se il destino di Twitter potrebbe essere sempre meno generalista.

5. Le persone si accorgono che circa il 50% del loro piano dati viene consumato (e il 20% del loro prezioso tempo di caricamento) da banner che non vedono, non interessano, disturbano.

Qui un po’ di dati, qui il post di commento – da cui ho preso il corsivo – di Gianluca Diegoli sull’uso diffuso di Adblock .

E tu, quand’è stata l’ultima volta che hai cliccato su un banner?

6. Sul New York Times le notizie che funzionano meglio su Facebook sono cose pop, come Taylor Swift, Lady Gaga, Game of Thrones.

No investigative journalism comes close to making this list.

7. E sui giornali italiani?

I lettori di corriere.it o di repubblica.it non sono più da tempo i lettori delle versioni cartacee dei due grandi quotidiani. Ma mentre i quotidiani di carta stanno sparendo per ragioni legate alla loro essenza novecentesca, gli ectoplasmi italiani online che portano lo stesso nome sono già ora qualcosa d’altro e, a dispetto dei milioni di accessi raggranellati ogni giorno, preparano con metodo la propria autodistruzione. A meno che la scommessa del futuro non sia quello di vendere abbonamenti al più grande archivio di squali del mondo.

Ho preso da qui il commento di Massimo Mantellini.

8. Nel frattempo il blog non è morto. Anzi: The Atlantic lo ha fatto risorgere.

We missed the kind of writing it represents. We missed the kind of audience engagement it represents.

Eggià.

 

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