Vorrei essere conosciuto come Chiara Ferragni. Che il numero dei lettori di quel che scrivo fosse paragonabile al numero dei suoi follower. Il mio obiettivo: avvicinarmi alla fama di Chiara Ferragni e che il museo Russo di Pietroburgo mi chiami per fare l'influencer (инфлюэнсер).
— paolonori (@paolonori) July 18, 2020
Il marketing sa tutto. Ne sa più della mia psicoterapeuta, o così dicono.
Il marketing serve a tutto. Anche a farti innamorare. Perché il marketing non ti vende le pentole per davvero, ma la promessa che miglioreranno la tua vita. Come l’amore.
E ora torniamo alle solite cose, versione estiva.
️🏖️ COSA LEGGERE SOTTO ALL’OMBRELLONE
- Vie di fuga, di Lucrezia Sarnari (Rizzoli). Qui il fanclub.
- Modern Love, di Daniel Jones (Rizzoli).
- Furore, di John Steinbeck (Bompiani).
- Resto qui, di Marco Balzano (Einaudi).
- A proposito di niente, di Woody Allen (La nave di Teseo).
- Americanah, di Chimamanda Ngozi Adichie (Einaudi).
- Becoming. La mia storia, di Michelle Obama (Garzanti).
- I ragazzi della Nickel, di Colson Whitehead (Mondadori) che ha vinto il suo secondo Pulitzer in 3 anni.
PER FARE FOTO MIGLIORI PURE IN VACANZA
- II maestri della luce. Conversazioni con i più grandi direttori della fotografia, di Larry Salvato e Dennis Schaeffer (Minimum Fax): sono interviste a famosi direttori della fotografia americani che parlano del loro mestiere come solo gli americani sanno fare: in modo semplice, informale, appassionante, senza filosofie o sovrastrutture mentali. Interessantissimo.
- Tutti sono fotografi, una guida di Martino Pietropoli, come il suggerimento su.
PER PROVARE A ESSERE PERSONE MIGLIORI
- La fragilità del bene, Martha C. Nussbaum (Il Mulino), per la metafora del poeta lirico Pindaro sulla virtù simile alla pianta della vite, che è una cosa di cui avere cura.
- C’è bisogno di nuovi nomi, di Noviolet Bulawayo (Bompiani).
PER PREPARARSI A SETTEMBRE
- Svuota il carrello. Il marketing spiegato benissimo, di Gianluca Diegoli (Utet) che di marketing ne sa a pacchi. Non fidarti.
- Il futuro del lavoro è femmina, di Silvia Zanella (Bompiani).
- 21 lezioni per il XXI secolo, di Yuval Noah Harari (Bompiani).
- Trick Mirror. Le illusioni in cui crediamo e quelle che ci raccontiamo, di Jia Tolentino (NR edizioni) che è la mia nuova amica geniale (in quest’intervista dice: «Mi sono data delle regole: non voglio sembrare né migliore né peggiore su Internet di quanto io non sia nella vita vera»).
SUI DATI
- L’arte del vero. Dati, grafici e mappe per la comunicazione, di Alberto Cairo (Pearson).
- Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne. In ogni campo. Dati alla mano, di Caroline Criado Perez (Einaudi).
- Factfulness. Dieci ragioni per cui non capiamo il mondo. E perché le cose vanno meglio di come pensiamo, di Hans Rosling (Rizzoli). «Un libro che dovrebbe essere adottato come testo di ingresso, non test, in tutte le facoltà universitarie. Prima lo leggi, poi cominci a dare altri esami», dice Donata Columbro.
️ ️🗄️ DALL’ARCHIVIO
- Share the love & the contact list, un post del 2013 sulle cose che credo importanti, pure oggi.
- Di cosa parlo quando dico sempre le stesse cose, un post di settembre 2019 che a pensarci oggi non sembra anche a te che sia passato molto più tempo da allora? Cosa facevi un anno fa che ora non fai più?
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