Continuo a dedicare poco, pochissimo tempo alla lettura dei giornali.
Di solito ne ho uno in borsa che apro durante il viaggio in treno e che sfoglio solo quando non riesco a navigare.
Su A di questa settimana ho letto:
- l’intervista a Matteo Renzi
- l’editoriale di Maria Latella che si chiede perché non hanno investito nei lavori di messa in sicurezza del Bisagno, il fiume esondato di Genova:
Mancano i soldi. Però per finanziare due bei palazzi nel quartiere Japigia di Bari (ristorante, nursery, caffetteria…), la nuova sede del consiglio regionale della Puglia, 87 milioni di euro si sono trovati. E una manciata di euro il ministero della Difesa l’ha rastrellata per acquistare le indispensabili Maserati
- un articolo di Camilla Dacrema, sì, la modella; ha una rubrica dal titolo: La filosofia spiegata alle olgettine e in questo numero parla di quote rosa:
In Italia, nelle 272 società quotate in borsa, le donne nei consigli di amministrazione sono solo il 6,9%, mentre nelle 2076 società controllate dallo Stato e dagli enti locali scendono al 4,3% (dati Fondazione Marisa Bellisario)
Sì, su A c’è anche gossip, moda e così via, come sulle altre riviste femminili che mi prometto di sfogliare un viaggio sì e uno no. In questo, la cover story è su Kate Middleton.
Per saperne di più:
- Perché in Italia non si trovano mai i soldi per evitare le catastrofi, di Maria Latella
SULLO STESSO ARGOMENTO (FORSE):
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Non riuscire più a leggere le riviste è un problema diffuso.
A me annoiano ormai, ma sento tante amiche che rinunciano a comprarle – per mancanza di soldi, tempo, interesse.
“Si trova tutto in Rete”.
Perchè non scrivi un post su quanto sta cambiando il rapporto delle donne con le riviste?