Suri vs Shiloh – baby fashion victim – o mamme di bambine-bambole vs mamme pratiche?
L’asilo (no, non l’asilo da 750 euro al mese, lì forse mi avrebbero permesso di portare la pupapiccola pure in tutù) chiede espressamente abbigliamento comodo, non per il bambino, per le educatrici che devono cambiare pannolini e magliette sbrodolate, immagino.
Fosse per me vivrei in pigiama. Altro che tacchi e cappottini striminziti. Con questo freddo, poi.
I tacchi sono scomodi.
Belli, autorevoli, ma scomodi, ammettetelo donne.
Per inciampare sui tacchi, Diamara avrà una vita davanti. Fatti suoi.
Io il primo paio di scarpe col tacco – le ricordo con orrore – le ho indossate per una festa di compleanno, avevo 16 anni. Mi sentivo scomoda, fuori posto, goffa. Poi sono passata alle scarpe da ginnastica, ai Dr Martens anche in estate. Col calzino, ovvio.
Ho iniziato a lavorare, ho comprato tacchi di ogni tipo e misura per darmi un tono, per farmi prendere sul serio.
Tacchi e rossetto. Che accoppiata.
Ora, più sicura e adulta, aderisco alla campagna Pink Stinks, non solo per la pupapiccola. Anche per me.
La mia fatina puzza?
Sì, anche se non è vestita di rosa. Leggi alla voce cacche, sbrodolini, rigurgitini. Meglio non peggiorare le cose.
Ecco, quindi, se avete bisogno di un consiglio chiedete a Blimunda, in fatto di moda bimbo è ferratissima.
[una gallery su QuiMamme, un po’ di fatti miei, i nuovi blog di Grazia, un post su Mommy Pride, la campagna antirosa Pink Stinks]
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Tagged: bambini, fashion victim, mamme, shopping, tacchi
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