* CARO SINDACO DI MONDRAGONE ::

Quando sono arrivata nella redazione cronaca di Milano de Il Giorno ho iniziato a scrivere tantissimo. Non ero di Milano e ci vivevo solo da pochi mesi, ma notavo di tutto, notavo cose di cui i colleghi, spesso rassegnati, avevano smesso di occuparsi perché di quel tetto in amianto ne avevano parlato tante volte, di quel parco poco sicuro avevano scritto e riscritto, di quel quartiere, poi…

È per questo, forse, che quando vengo a Mondragone vedo problemi che gli altri forse non vedono più: perché non ci vivo da oramai 20 anni e nulla mi sembra cambiato, se non in peggio.

Non vengo a lamentarmi. Spero che il mio feedback sia utile.
Faccio girare l’economia: ho provato tutte le pizzerie vecchie e nuove, entro in pasticceria ogni giorno, senza dimenticare il motivo della mia vacanza a Mondragone,  l’ombrellone per due mesi in prima fila (allo stesso prezzo del mare di Senigaglia) così mia mamma fa la nonna.

LE STRADE

Ma non sono solo io a notare i problemi irrisolvibili, le situazioni complicate, l’incuria: «Mamma, perché le strisce non le vedo mai?».
Mia figlia ha festeggiato a Mondragone, con i suoi amici figli dei miei amici, il suo 3° compleanno. Parla delle strisce pedonali, ci ho messo un po’ a capirla. No, non sono la mamma di un genio perché – come si dice – è figlia mia, ma girando per la città seduta nel seggiolino della mia bicicletta ha notato, dall’alto, quello che mancava per strada.

Che fine hanno fatto le strisce pedonali?
C’erano. Me ne ricordo.
Come mi ricordo le spiagge pulite.

LE SPIAGGE

In questo mese ho visto le spiagge libere sporche. A giugno, prima dell’orda di bagnanti mordi e fuggi ai quali dare la colpa.

LA MEDIATECA

Caro Sindaco, ho letto la sua lettera sulla rivista (cartacea) Domitia.com:

La comprensione delle difficoltà non deve essere una remora nell’agire, un timore nel fare.

MondragoneSono felice che gli immobili sequestrati alla criminalità abbiano un loro uso, ma qualcuno li usa?

Sono entrata nella nuova Mediateca ospitata dalla villa sequestrata sul mare per chiedere se ci fossero libri per bambini. Mi hanno risposto (cito testualmente): «No, abbiamo solo libri per bambini che sanno leggere». Certo, ho risposto, a mia figlia li leggo io. Mi hanno poi detto che – non residente – non avrei comunque potuto prendere in prestito nulla. Certo, ma la nonna vive a Mondragone e sarebbe potuta venire con la nipote a prendere un libro in prestito.
Io da bambina ho letto tutti i libri della biblioteca che era dove oggi c’è il Museo Archeologico, Bulgakov, Hemingway…
Oggi come allora non c’è una libreria a Mondragone e promuovere la lettura e con essa la cultura e la crescita di ognuno e di conseguenza di tutti, la biblioteca è utile. A me leggere è stato utile.
In ogni caso, per tornare alla mia visita alla nuova Mediateca, ho ringraziato e sono uscita senza prendere nulla e non mi sono state date informazioni sulle attività per bambini, grandi o piccoli.

Mi chiedo: che affluenza ha la Mediateca? Dentro ho visto 2 impiegate sedute. Così, giusto per sapere.

I TRASPORTI E LA SICUREZZA

All’inizio ho detto che alcune cose sono cambiate in peggio. Come i trasporti. Venire a Mondragone in treno ti rende prigioniero, incapace di spostarti. Mi ricordo, per esempio, di averlo preso l’M1 per raggiungere Napoli. Mi ricordo di averlo preso da ragazzina, con gli amici. Oggi alle fermate sulla Domiziana c’è un problema. Ovviamente lo saprà già.  Il problema è che l’M1 non è più sicuro. Io non l’ho più preso. Conosce qualcuno che lo usa?
Il 27 giugno ho letto sull’edizione locale de Il Mattino della task force sicurezza (solo delle spiagge). Mi aspettavo qualcosa di più, ma davvero il problema di Mondragone sono gli ambulanti in spiaggia? Davvero val la pena combatterli correndo loro dietro?

 

nella foto una pagina di Domitia.com, nel ritratto il sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa

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