Mi ha regalato questo libro un’amica a cui avevo raccontato – ridendone – alcuni degli episodi ricorrenti in ufficio, quelli che – a quanto pare – tutte abbiamo vissuto prima o poi, gaslighting e mansplaining compresi.
Cinzia Tavernini è l’amministratore delegato (o dovrei iniziare a scrivere l’amministratrice delegata?) di una società che ha sede in Danimarca. Vive lì da più di 3 anni. Quando l’hanno promossa ha preso il posto del suo ex capo. Cinzia ha lavorato in Gran Bretagna, in Germania, e anche in Italia. Per dire che tutto il mondo è paese e i rapporti col capo sono un po’ sempre gli stessi. Ovunque.
How to Be Successful Without Hurting Men’s Feelings è un un libro umoristico. Più o meno. Una sorta di “consigli per signorine” del secolo in corso.
E se sei una donna sai che non ti farà poi così tanto ridere perché sarà capitato anche a te di avere a che fare con un maschio alfa, collega o capo non importa, ingombrante quanto incompetente.
In un’intervista su Forbes Sarah Cooper, l’autrice del libro, alla domanda «Perché le donne fanno fatica ad avanzare nella loro carriera?» risponde con una serie di esempi e a questo, precisamente a questo esempio, ho fatto una smorfia triste: «Se un uomo ti sta spiegando qualcosa che già conosci, annuisci come se non lo sapessi già. Sì, potrebbe essere allettante dire “lo so già”. Ma agli uomini piace spiegare le cose, non toglierglielo. E non interromperlo perché sarà visto come molto aggressivo. Invece, faglielo spiegare più e più volte. Lo farà sentire utile e ti darà del tempo per pensare a come evitarlo in futuro».
E no, non riesco a ridere. Quante volte ho detto «Lo so» davanti a colleghi che muniti di carta mi stavano facendo uno schemino esplicativo della più scontata idea, ovviamente già vista altrove? Tante. So di avere quest’atteggiamento di sicurezza davanti a argomenti di cui so di essere una professionista competente perché è così che mi riconosce il mercato. Ma non capisco dove sia il problema di sentirmi sicura delle cose che so (e che insegno pure).
Ma il libro How to Be Successful Without Hurting Men’s Feelings è di Sarah Cooper, non mio. Quindi è chiaro: non sono sola.
Come avere successo?
Nel 2017, il numero di CEO donne nelle società Fortune 500 è sceso al 6% e il numero delle donne in posizioni di senior manager è arrivato solo al 20%. E secondo uno studio di McKinsey il problema è di percezione: le donne cercano di non urtare la sensibilità dei colleghi maschi. Quando Sarah Cooper fu messa a capo della sua squadra uno dei suoi colleghi – che era in azienda da più tempo – le disse che sarebbe stato lui a dover avere quel posto. «Sapevo che non era contento che io diventassi il suo capo, quindi ho compensato essendo il più gentile e accomodante possibile. Ma non importava: nel giro di pochi mesi alla fine lasciò comunque la squadra. I suoi sentimenti sono stati feriti dal mio successo? Non posso dirlo con certezza, ma sembrava proprio così».
La lezione? A volte le persone non saranno felici, qualunque cosa tu faccia, quindi potresti anche fare ciò che ritieni giusto per te.
Per saperne di più:
9 strategie di leadership non minacciosa, di Sarah Cooper.
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Direi che far cose che fanno felici se stessi è la chiave per un minimo di sanità in questo mondo insano. No?
Come per la frase “Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci” c’è sempre da terner conto di uno scoglio invalicabile tra quel che siamo noi, e quel che sono altre persone.
Da qui torniamo all’assunto finale del tuo post, che condivido al 100% e che – concordo – ci si mette un po’ a far proprio facendosi largo nella vita.
Grazie di aver ripreso a “postare” sul blog. Sono un grande fan di questa antica pratica telematica 😉