Ho preso appunti: 5 minuti non sono pochi. Una pubblicità in tv, in grado di raccontare una storia, dura 30 secondi.
Al tavolo dello Speed Dating di venerdì 25 novembre, 11 manager di Microsoft.
In 5 minuti (a testa), ho avuto il tempo di fare un sacco di domande. Di avere un sacco di risposte. No, non ho chiesto quale sarà il prossimo prodotto che metteranno in commercio o la strategia per affrontare la sfida del cloud computing. Sono sicura che glielo avranno chiesto in tanti.
A me interessava sapere com’è (non qual è) il loro lavoro. Come si organizza la vita un manager di Microsoft. Mi sono fatta i fatti loro.
Roberta Cocco, direttore Marketing-Comunicazione di Microsoft e responsabile del progetto futuro@lfemminile, l’ho incontrata altre volte; una sua intervista per Il Giorno l’ho anche inserita nella tesi, l’altra è quella pubblicata per Girl Geek Life. Ogni volta mi incanta: «Mio padre mi ha insegnato che non servono le parole, serve dare l’esempio. Io sono la stessa quando lavoro e quando faccio la mamma, spero sempre di dare un esempio: la tecnologia mi permette di vivere, non solo di lavorare. È questo che voglio trasmettere alle persone che lavorano con me».
Non che ce ne siano tanti di buoni esempi in giro: «L’immagine della donna nell’ultimo anno è peggiorata tantissimo, quali esempi possiamo mostrare alle nostre figlie?».
A sentire tutti loro, Microsoft è un posto bellissimo in cui lavorare. Non a caso ha vinto il Great Place to Work.
«Al lancio di Kinect, sul palco, davanti a 800 persone tra giornalisti, buyer e patecipanti, a giocare c’era mio figlio di 7 anni», racconta orgoglioso Andrea Giolito, classe ’72, papà di due bambini, Product Manager per Xbox & Games.
«I miei figli vengono prima di tutto; la vita mi è più facile perché non vivo distante dal lavoro, sono io che li metto a letto la sera, mai dopo le 9.30; spesso lavoro dopo cena, ma insieme facciamo tante cose e… giochiamo: loro capiscono tutto e senza dover leggere le istruzioni come facciamo noi adulti, vanno per tentativi».
Fabrizio Albergati, responsabile del gruppo Information Worker, ovvero – come recita la scheda compilata durante lo speed dating – il gruppo che porta agli utenti Microsoft le tecnologie che servono a migliorare il loro modo di lavorare, mi racconta come la tecnologia migliora il modo di lavorare in Microsoft: «Una delle cose che facciamo è permettere a tutti l’home working e fare il flex time. Se un collega lavora da casa aggiorna il suo status , grazie a Lync, in modo che gli altri del team sappiano a cosa sta lavorando, la scrivania non è impotante, la sede di Roma è un grande open space: ognuno si siede dove vuole… e all’ora che vuole».
Ma lavorano tutti di notte o dopo cena in Microsoft? «Se sono costretto a lavorare di notte significa che non sto facendo un buon lavoro», risponde Giovanni Stifano, responsabile Dynamics e Partners.
Se vi hanno convinto, allora, fatevi avanti: «Sono sempre molto interessato a valutare profili nuovi; l’Italia mi sembra lenta a partire, ma ci sono tanti talenti da valorizzare», parola di Anderss Nilsson, direttore dell’area che si occupa di Cloud Computing, Windows e Windows Phone.
E le donne? «Sei interessata o conosci girl geek che lo sono?».
Al tavolo dello Speed Dating, su 11 manager c’erano solo 3 donne e dall’altra parte solo 4 tra i blogger che hanno accettato l’invito.
Sullo stesso argomento (prima che il plugin qui sotto vi segnali i post correlati): Lavoro e benessere: workshop il 3 dicembre, di Alessandra Farabegoli.
In una frase: Le persone, quando sono soddisfatte di sé, producono risultati migliori (cit.)
che bello sarebbe lavorare per loro! posso essere la quinta blogger donna la prossima volta?
Grazie come sempre per i tuoi post!
[…] This post was mentioned on Twitter by Nicola Mattina, Francesca Chesi and Federica Clarizio, Domitilla Ferrari. Domitilla Ferrari said: Come lavorare meglio? Amando il proprio lavoro, parola di manager Microsoft: http://bit.ly/ghV4uv […]
[…] padre mi ha insegnato che non servono le parole, serve dare l’esempio. Non avrei mai creduto ad uno speed-dating tra manager Microsoft e blogger finché non l’ho letto su Semerssuaq*, il blog di Domitilla […]