Oggi sono stata a insegnare allo IED nel corso Comunicazione Pubblicitaria e ho parlato di:
- #fertilityday (e fare male un lavoro, ma pure scrivere male un brief, ma su questo non serve dire ancora altro, vero?)
- Ceres
- #gastaloop e a cosa serve raccontare cosa si sa fare
#gastaloop 091 just a casual hangover pic.twitter.com/7bryaYuK3T
— gasta (@gastanuke) May 29, 2016
- la copertina dell’ultimo libro di Jonathan Safran Foer
- Tiger, ma poco
- La vita perfetta (ne ho parlato anche qua)
- fascetta nera
- estetista cinica, della trasmissione, del bagnoschiuma che non fa dimagrire, del parlare al proprio target su Facebook (e delle copertine del libro, pure)
Una foto pubblicata da Estetista Cinica (@estetistacinica) in data:
- Barbie e Chiara Ferragni
Una foto pubblicata da Barbie® (@barbiestyle) in data:
- Barbie, come influencer, in ogni senso (Barbie Becomes Paid Social Media Influencer).
E una curiosità: Barbie si è candidata alla presidenza degli Stati Uniti d’America nel 1992, 2000, 2002, 2004 e 2012? No, non è mai stata eletta. Forse non le interessava davvero essere eletta, ma la pubblicità.
Una foto pubblicata da Barbie (@barbie) in data:
E pure di:
- Trippa, le piastrelle e Alessandro Cattelan
- la (brutta) dedica a Bottura sul menu di Sorbillo
- oTTo
- Fud, la bottega sicula
- La ravioleria Sarpi citata dal Gambero rosso e raccontata da Un vegetariano a Milano
- il menu del giorno che da Vulkania lo hanno chiamato menu del merkato.
E tutto questo cosa c’entra?
In breve: ho tenuto una lezione sulla risonanza di ogni scelta.
Tutto quello che fai arriva online, che tu lo voglia o no (e allora tanto vale volerlo).
Tutto:
- come arredi uno spazio,
- quali pavimenti scegli,
- la storia che racconti a chi passa a trovarti,
- chi sono i tuoi clienti (e come fai a fare in modo che i tuoi clienti/lettori/fan siano quelli e non altri… anche scegliendo bene le piastrelle).
E poi non avevo voglia di far vedere altre milamila slide che mentre ci metti dentro la teoria con la pratica siamo già andati avanti un sacco.