Poi il tempo è passato. Arrivarono i tempi della neve in inverno. Correva l’anno delle Las Ketchup a Sanremo.
Dopo quattro anni – che non sono per niente pochi – è tempo di bilanci, come direbbe l’imprenditore che ha investito i suoi soldi nel rifacimento della grafica.
Che reddito ha prodotto Sem* in questi anni?
Una casa nel posto sbagliato, un lavoro giustoperaverneuno, fiori in vaso non recisi e piante da giardino nel vaso, un compagno di viaggio che va in trasferta ma poi torna alla realtà, visto che glielo suggeriscono sulla strada del rientro a casa. Macchissà.
Il tutto accompagnato da una fiera delle banalità delle più apprezzate tra i lettori di Moccia. Dunque venghinosignorivenghino ad assistere a questo nuovosorprendentespettacolo fatto di borse coccinella comprate in copia come nella migliore delle tradizioni, di non sentite scuse e gelosie manifestate quando l’altra gallineggia sul trenino con quello a cui non vuole darla perché ha altre ambizioni, di occhiali da sole anche dopo che il sole è andato via e a tavola durante la colazione, di fidanzati ricchi e amici con lo stesso registro delle frasi fatte, di cinture paiettate, di foto che testimoniano speranze in riva al mare o in giro per festeggiamenti. Perché in trasferta non si sta a dieta ed è tutto un divertimento. E perché l’imbecille che è dentro di noi ogni tanto vuole vedere come va il mondo. E a volte resta troppo tempo affacciato fuori rischiando di ammalarsi.
[della serie: Scriva, scriva! Vedrà come arriverà a vedersi dentro. Lo psichiatra a Zeno Cosini, protagonista de La coscienza di Zeno di I.Svevo]