L’8 maggio sono a Venezia. Per la Ca’ Foscari Digital Week ho organizzato un talk-lab sul networking, una tavola rotonda durante la quale – con esempi di vita vissuta – racconteremo come creare e valorizzare il proprio network.
Il titolo dell’incontro è NE(w)TWORKING (pron. niutuorchin’), il futuro sarà collaborativo: share the love & the contact list! Come il networking facilita la circolazione delle idee e fa girare l’economia, ore 16 aula Mario Baratto.
A parlarne con me ci saranno Stefano Epifani, Professore di Tecnologie applicate alla comunicazione, chief editor di TechEconomy.it; Giuliana Abbate, Corporate Communications Manager Italy & Greece MasterCard; Stefano Andreoli, blogger, autore e co-creatore di Spinoza.it; Francesca Checchinato ricercatrice del Dipartimento di Management, Università Ca’ Foscari; Francesca Parviero, Official LinkedIn EMEA Talent Partner; Paolo Privitera, CEO di Pick1.
Ci sono tanti network diversi: professionali e non, creativi e accademici. Ma tutti i network si creano allo stesso modo: investendo tempo, rendendosi utili agli altri.
E se fosse davvero così che possiamo immaginare un futuro più ricco? Io arrivo a Venezia col blocchetto per gli appunti (sì, di carta). Ci vediamo lì?
Poi lo so che non dovrei dirlo ché son dettagli, ma sono emozionata di essere ospitata nell’aula Mario Baratto che affaccia sul Canal Grande: mi mette ancor più di buon umore! Ecco, le sedie qui sopra saranno rivolte verso di noi e noi verso di loro (e l’affresco di Mario Sironi).
A proposito di collaborazione: il titolo NE(w)TWORKING (pron. niutuorchin’) è di Claudio Mastroianni, che me lo ha regalato durante una cena a #casapesce.
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[…] Ne(w)tworking, il futuro sarà collaborativo , questo il titolo scelto. Moderatrice Domitilla Ferrari, digital strategist e social networker, una persona che ha saputo capire le potenzialità della rete e dei social networks in tempi non sospetti e che è stata una pioniera tra le bloggers italiane, aprendo il suo SEMERSSUAQ* nel 2003. La seguo da molto tempo e appena inizia a parlare mi colpisce una cosa che Twitter e Facebook di lei, di cui molto si sa, non possono dirti: ha una voce modulata e calda, provvista di un impercettibile accento napoletano, capace di renderla unica (non a caso faceva radio). […]