Davvero, a casa quando faccio la pipì non tiro l’acqua. Ho insegnato anche a Diamara a fare lo stesso. Ogni tante pipì si tira l’acqua. Non a tutte.
Più o meno come Matt Demon, co-fondatore di water.org, che ha indetto una (finta) conferenza stampa per annunciare che non andrà più in bagno fino a quando ci sarà ancora gente nel mondo che non ha acqua potabile e gabinetti.
Nel mondo una persona su 8 non ha accesso all’acqua potabile. Una su 4 non ha il gabinetto.
A Gennaio, Zeno Tomiolo ha incontrato Scott Harrison, fondatore di charity: water: L’acqua cambia tutto è una bella intervista (e se v’interessa andare a vivere a New York, date un’occhiata alla pagina dedicata al lavora con noi, a charity: water assumono!); anni fa sentii parlare di un altro interessante progetto: la roto-tanica, un contenitore di 30 litri a forma di ruota che è un sistema semplice – e igienico – per il trasporto dell’acqua potabile. Stefano Giunta e Francesco Anderlini, cercano sponsor: basterebbero loro solo 20mila euro per partire con una produzione di 500 pezzi.
È quella che si vede qua. Spargete la voce.
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Nemmeno a casa nostra si tira l’acqua ad ogni pipì, basta chiudere la tavoletta
A questo proposito, c’è un detto inglese che ogni tanto mi diverto a ripetere, magari anche a Diamara piacerebbe: “if it’s yellow let it mellow, if it’s brown, flush it down”