Chi sono le donne in Rete?
Quante altre volte dovremo sentircelo chiedere o – peggio – raccontare?
Nel programma di responsabilità sociale di Microsoft c’è un progetto chiamato futuro@lfemminile, la cui promotrice è Roberta Cocco. Lo scopo è abbattere il digital divide, anche attraverso corsi sul territorio.
Le lezioni sono gratuite e offrono la possibilità di imparare qualcosa oltre che socializzare. Perché non partecipare?
Il problema sta in come si presentano i numeri. I dati di affluenza, le statistiche che generano mostri, spesso mostri google like.
A uno di questi corsi che si è appena concluso in provincia di Roma, hanno partecipato in 200. Tutte donne. Di tutte le età. Lavoratrici e casalinghe.
I corsi sono gratuiti e offrono la possibilità di imparare qualcosa oltre che a socializzare.
Le due sessioni di corsi hanno registrato la partecipazione di donne di età media attestata sui 47 anni e non sono mancate la presenza di ventenni come di ultra-settantenni. Il 70% ex lavoratrici, 30% impiegate, il 76% mamme.
Tra queste solo il 69% aveva usato un pc prima e solo il 57% aveva mai navigato in Rete.
Ovviamente il corso parte dai basilari. Accade anche in Yemen.
Ma nessuno si chiede quanti siano gli uomini intorno ai 40 anni che non hanno mai usato un computer? Quanti quelli che non hanno mai navigato in Rete?
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Tagged: digital divide, donne digitali, gender gap, nonni al computer, nonni digitali
Senza scomodare M$ i corsi li organizza anche il comune di Milano, indirizzati agli ultrassessanti. Mammà ne ha felicemente usufruito un paio di anni fa e adesso fa la tecnologa di famiglia 😉