A Londra, sono stata a Portobello in cerca di porcellane. In una delle bancarelle mi sono fermata un po’ di più: c’erano piatti, tazze, teiere di ogni tipo e di ogni epoca. Lì non ho comprato nulla, stavo cercando piatti belli, ma da mettere a tavola, non da collezionare e non c’è stato verso di convincere il proprietario a vendermene uno che potessi usare tutti i giorni.
Uno era troppo costoso, un altro troppo antico, uno ancora troppo decorato. E sulla sicurezza dei colori per porcellana di fine ‘800 non ho notizie anche se l’appassionato commerciante ci ha tenuto a dirmi, mostrandomi una tazza ancora sporca, che quella che usa per il caffè ogni mattina è di quel periodo: «La vita è troppo breve per fare brutte colazioni», mi ha detto appoggiando la tazza sul banchetto.
Ho comprato, poi, dei piatti inglesi, moderni, che si possono lavare in lavastoviglie chiacchierando con una signora che, per spiegarmi il prezzo di ognuno, mi raccontava la storia della decorazione, della fabbrica di porcellane, delle collezioni della casa reale.
lo stesso giorno sono stata poi a fare un corso di cucina Thai da Jamie Oliver che prevede molto show&tell, quindi ce l’ho fatta, ma dopo questi due giorni a Londra ho la prova che il mio inglese vada rispolverato. Un bel po’.
Tutto quello che so – avendo studiato più francese che inglese a scuola – l’ho imparato con un soggiorno di quattro mesi a Londra… nel ’97.
Secondo Maurizio – non capitandomi spesso di dover parlare in inglese – mi manca una motivazione per migliorare. Allora ne ho trovate due:
E questa è la prima.
A settembre ho scritto al Financial Times che ha un blog in cui studenti MBA di tutto il mondo raccontano le loro esperienze. Inizio presto a scriverci anche io: un impegno di un post a settimana fino a fine corso di studi, ovvero settembre 2015. Quindi ho un anno di esercitazione obbligatoria con la scrittura in inglese.
La seconda ha una data di scadenza:
L’offerta 48hr Flash Price per la Social Media Week di Londra scade oggi.
Ci vediamo lì?
Se anche tu hai intenzione di migliorare la conoscenza dell’inglese, ecco un po’ di risorse utili:
– corsi di lingue online o via app
– una scuola che organizza corsi (non d’inglese) a Londra: The School of Life
SULLO STESSO ARGOMENTO (FORSE):
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Ciao Domi!
Ti scrivo mentre ascolto proprio la radio di Monocle
Volevo farti una domanda sull’apprendimento delle lingue: hai mai cercato un modo di fissare delle espressioni o delle parole che ti piacevano particolarmente per non perderne memoria? A volte mi imbatto in una parola/espressione che vorrei ricordarmi ma non so mai come comportarmi: un block notes cartaceo? Un doc su Google Drive? Mi sembrano entrambe soluzioni poco funzionali.
@e_leonora85 io… non prendo quasi mai appunti, ecco, forse dovrei farlo
Io ti consiglio: http://www.memrise.com è fatto per imparare grosse liste di parole straniere ma si possono fare liste personalizzate (e quindi creare liste di espressioni o parole che ci piacciono). Usa l’associazione di immagini (se si vuole) alle parole, così è molto più semplice ricordarle! Ed è disponibile in App! E poi usa la metafora del seme che deve essere innaffiato per diventare fiore, e quindi è pure un po’ poetico.
Poi aggiungo http://italianformygirlfriend.tumblr.com ogni giorno viene pubblicata una parola tradotta in italiano ed inglese accompagnata da un bellissimo disegno. Sarebbe fatto per insegnare l’italiano agli inglesi, ma si può tranquillamente usare nel verso opposto
Ma grazie, Giulio!
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io trovo molto utile anche questo sito di giochi verbali
http://www.gameswithwords.org/index.html