– Scusi, curiosità, ma è prevista una manifestazione? Ho visto il dispiegamento di forze dell’ordine in piazza…
– No, nessuna manifestazione. Ma lei, è una giornalista?
– Nel caso la risposta cambierebbe?
Sorrido e vado via. In piazza Cairoli, insieme ai poliziotti in tenuta antisommossa, ci sono persino la Guardia di Finanza e la Penitenziaria.
Dopo neppure un quarto d’ora eccola la manifestazione. Un corteo contro la riforma Gelmini.
È un corteo organizzato e autorizzato. Ci sono le tv, le agenzie di stampa. La notizia avrà una sua copertura.
Il corteo si è concluso da poco. La manifestazione contro la riforma della scuola è già online. Le notizie non vengono coperte solo dai giornali e dalla tv. Non più.
Le foto e video li ho fatti con il Nokia E71, si fanno foto bellissime con i cellulari oggi giorno signora mia; il post l’ho scritto mentre ero in metro; con l’iPhone e l’app WordPress avrei potuto pure postare e caricare il video su YouTube mentre ero in piazza Cairoli a far quattro chiacchiere con gli studenti.
Vogliamo parlare del presente dell’editoria online? Partiamo dalle notizie (e non dalle agenzie).
Anche se l’Istat non ne tiene conto, sempre più gente si informa su Internet.
Vogliamo parlare del futuro dell’editoria? Partiamo dai giornalisti: aggiorniamo la categoria.
In questi giorni Marina Speich è passata da Grazia (la rivista cartacea) alla redazione di Grazia online. È un corso di aggiornamento. È un inizio.
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