Dico spesso grazie, raramente mi ricordo di chiedere scusa.
Ma grazie sì.
E mi piace leggere i ringraziamenti degli altri, come quelli degli autori nei libri.
Questo lo ha scritto nel suo ultimo post prima del decollo, Samantha Cristoforetti:
ho avuto molte occasioni di ringraziare pubblicamente le organizzazioni che hanno reso possibile questo volo spaziale per me. Ma ora vorrei fare dei ringraziamenti più personali alla mia famiglia, ai miei amici, i miei insegnanti, tutte le numerose persone che mi hanno aiutata ad arrivare a questo giorno, sostenendomi o mettendomi alla prova, insegnandomi qualcosa o semplicemente essendo lì per me.
E allora mi son sentita un po’ Samantha anche io che spesso ringrazio quando qualcuno è lì per me. Lì a una presentazione (che come dicevo qui credo non finiranno mai), lì quando ho bisogno di un consiglio o una pacca sulla spalla, lì (o qui) a leggermi: semplicemente essendo lì per me.
Siamo tutti un po’ Samantha
Io sono un po’ Samantha quando ringrazio la Rete, ma anche quando mi dico brava. Perché grazie alla Rete so di avere una vita più interessante di quella che avrebbe potuto aspettarmi. E, come lei, so di non essere stata fortunata, ma di meritarmelo perché fin qui ci ho messo tutto il mio impegno.
Io sono stata curiosa e la curiosità mi ha portato a coltivare interessi e conoscere persone interessanti.
Anche la curiosità si coltiva. E io l’ho coltivata nella migliore scuola di sempre: la cronaca locale.
Aver fatto la giornalista mi ha permesso di sapere che domande fare per capire meglio il motivo delle cose che accadono.
E allora per dire grazie questo fine settimana sono stata a Salerno per tenere un corso che ha dato ai giornalisti presenti 6 crediti di quella formazione continua che è giusto sia stata resa obbligatoria ma sono sicura abbia anche l’obbligo di essere utile.
Ho lavorato gratis come tutti quelli di AboutLab che hanno organizzato il corso insieme al presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania.
Grazie per avermi permesso di dire ai giornalisti che la Rete è fatta di persone come me, che non è un posto pericoloso e di doverci essere per parlarne (meglio).
Sì, questo è il riassunto di tutto il corso. Niente di nuovo, come dico sempre.
Grazie quindi – in ordine sparso – a Francesca per aver letto nel mio post un invito e non una lagna, grazie Nadia per l’organizzazione, Sonia per essere venuta a prendermi a mezzanotte e grazie Viviana per l’assistenza (quella che nonostante la stanchezza mi hanno fatto sentire una turista coccolata), grazie Ylenia per tener tutto sott’occhio, grazie Raffaele per il fritto, Enrico per la presentazione, tutti quelli della Mediateca per l’attenzione, Luca per essere venuto (anche se le stesse cose me le aveva sentite dire già), Alex per avermi fatto conoscere Pierfrancesco, tutti per essere stati lì e grazie a Suite 39 e Molo 44 per l’ospitalità, ci vediamo presto (spero).
E grazie Milo Sciaky per farmi usare la foto di Samantha Cristoforetti scattata a Houston due anni fa.