* ILLUSTRATORI OFFRESI ::

Sono stata alla 50esima Fiera del libro per ragazzi dove ho partecipato a una tavola rotonda, organizzata da Piemme e Il Battello a Vapore, in cui abbiamo parlato di libri e letture per bambini (e io di come la Rete influenza le letture). 

Dopo l’incontro ho fatto un giro e ho incontrato gente. Ho visto cose. Di carta.
Libri, biglietti da visita, illustrazioni lasciate in ogni dove, ma soprattutto sul muro degli illustratori, una bacheca aperta dove trovare di tutto un po’.

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* PICCOLE GRANDI STORIE ::

È dal 2009 quando – col pancione – accettai di organizzare il primo MomCamp italiano che non mi libero più delle mamme blogger.

Ai tempi facevo la community manager, ma di cose di mamme non ne sapevo granché.
Sapevo che si vedevano al parco, cosa che però non ho mai verificato di persona (in 3 anni e mezzo al parco ci sono stata due volte, due per davvero: la prima volta – come immaginavo – non mi è piaciuta, la seconda volta era per festeggiare il 3° compleanno di Diamara, non so se ci sarà una terza volta).

Quindi, una mamma (a)sociale come me cosa fa? Studia le mamme. Sono una di quegli 8 milioni di mamme che seguono i 3 milioni di mamme blogger, spesso – anzi, il più delle volte – senza commentare, ma  a volte ringraziando con un like.

Questa cosa che tra forum e blog vengano scambiati quasi 3 mila messaggi sui pannolini non mi sembra così strana. Su Internet ci si consiglia di tutto. Per fortuna non solo i pannolini (anche se, se non fosse stato per il MomCamp io non avrei mai scoperto i pannolini lavabili di cui ho fatto uso, orgogliosamente). (altro…)

* LE CONDIZIONI DI VIAGGIO ::

Ogni anno durante la Giornata della Memoria le repliche tv ricordano cosa fu l’Olocausto.
Ogni anno mi fermo a pensare alle condizioni di viaggio.

Lo so che dopo successero cose peggiori, ma riesco a immaginarmi in quella situazione, in quel viaggio: il momento in cui – senza il tempo di raccogliere le proprie cose – si è costretti a partire, col freddo, in condizioni in cui la dignità viene messa alla prova.

Non è l’Olocausto, ma milioni di persone nel mondo continuano ad affrontare quel viaggio. Sfollati, profughi, rifugiati. Ogni giorno dalla Siria scappano 8mila persone. Oltre la metà dei rifugiati sono bambini.

Per capire di che situazione si tratta, provate a giocare con Way to Escape. Non è un gioco divertente, siete avvertiti. 

Per affrontare l’emergenza in Siria sono stati organizzati 22 campi tendati. In alcune zone vivono due famiglie per tenda.
Con 62 euro si comprano materassi per 8 famiglie.

Ho deciso di donare all’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, il tempo che dedico al blog Pappa e Ceci, ma non solo. Ho raccolto 2mila 6.800 euro coinvolgendo le aziende che mi hanno contattato.

Hai un blog? Ti va di donare un post?
Quello che vuoi, come vuoi.

Bisogna aiutare un milione di persone che stanno affrontando un brutto viaggio.

Anche cifre piccole fanno la differenza, ma soprattutto fanno la somma.

 



Per sostenere la campagna EMERGENZA SIRIA è possibile donare:

– con carta di credito sul sito dell’UNHCR.

– con bonifico bancario intestato a UNHCR presso BNL, IBAN IT 84 R 0100503231 000000211000

– con conto corrente postale n. 298000 intestato a UNHCR

 

* DONNE CHE RITRAGGONO DONNE ::

Al supermercato, annoiate dal parrucchiere, in cucina a pulire il forno o con in braccio un bambino.
Le donne sono così?

È ancora una provocazione ritrarre donne fintamente disperate?

L’autrice della mostra Desperate Housewife, è Malena Mazza che ha firmato campagne pubblicitarie e ha esposto alla Biennale di Venezia.

Non essendo io un critico d’arte, quindi, aggiungerei solo che mi pare di aver visto rappresentazioni più interessanti nell’iconografia che racconta le donne di questo secolo. Poi magari mi sbaglio io, ma non trovo le donne sospese tra quotidianità e unicità di cui si parla nel comunicato stampa che m’è appena arrivato.

CATALOGO Malena Mazza Byline

* EDITORIA: DATI E POLTRONE ::

Il fatturato pubblicitario sulla stampa è sceso in un anno del 24,9% (nei mensili del 31,1%*), come pure i lettori (quelli dei mensili scendono del 6,8%¹), mentre gli utenti di Internet crescono del 7%² e i fatturati del 5,3%³.

Diminuiscono i lettori, diminuisce la pubblicità.
Per affrontare la crisi dell’editoria si stanno facendo tentativi di ogni tipo. La strada intrapresa quasi ovunque è la valorizzazione degli asset, partendo da Internet e mobile che al momento, però, non garantiscono il pareggio con le perdite subite nelle edicole.

Anna-Prandoni

È così che i cambi di poltrona in questo periodo son così interessanti. Perché ogni scelta indica su quale tipo di professionalità un’azienda sta puntando. È l’indizio migliore per capirne di più. Per questo ho voluto fare qualche domanda a Anna Prandoni, neo-direttore de La Cucina Italiana.

Poco meno di un anno fa venivi nominata Brand Director de La Cucina Italiana per coordinare la presenza del marchio su ogni mezzo (carta, web, app, scuole di cucina, libri e licenze), ora assumi anche l’incarico di direttore della rivista.
Quanto la linea editoriale deve tener conto delle cross-potenzialità del brand?

L’unico modo per sopravvivere a questa crisi del mercato editoriale è puntare sul ‘”sistema”. Lavorare su tutti i media possibili e declinare i contenuti a seconda del medium, utilizzando linguaggi diversi e sfruttando le singole potenzialità, è l’unico modo per avere un prodotto valido, multicanale, rivolto a tanti target e capace di attirare più inserzionisti.

Hai 38 anni, la nuova direttrice di Donna Moderna, Annalisa Monfreda ne ha 34. L’editoria si sta svecchiando o le generazioni precedenti di giornalisti hanno sottovalutato Internet, visto ancora come uno spazio meno nobile della carta?

Una figura con diverse abilità ed esperienze è probabilmente più duttile e flessibile in un momento in cui non bastano i contenuti per creare un prodotto che funziona. È una grande soddisfazione personale a meno di quarant’anni dirigere il giornale di cucina più antico e prestigioso d’Italia, il fatto di essermi fatta le ossa sul web è stato sicuramente un vantaggio, oggi che il mondo digitale sembra a tanti editori uno degli unici modi per uscire dalla crisi. Ma forse il più grande vantaggio competitivo, nel mio caso, è stata la mia esperienza nella gestione operativa della Scuola, e quella nel marketing sviluppata come Brand Director. (altro…)

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