* GRAZIA IN 5 MINUTI ::

Oggi in treno ho letto il giornale.
Al RomagnaCamp avevo raccontato che Internet mi rende ignorante, perché presa da mille discussioni non ho più tempo di leggere altro.

Ho iniziato a leggere Non avevo capito niente di Diego De Silva, poi l’ho dimenticato a casa.
Ecco ché oggi sono partita con Grazia in borsa e nel tempo del viaggio casa-lavoro ho imparato tutto quello che c’è sa sapere per sostenere conversazioni inutili, altro che Chi massaggia il manzo di Kobe, manuale di conversazione per fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quel che si dice, di Andrea Ballarini.

  • Patrizia Reggiani, condannata a 26 anni per l’omicidio del marito Maurizio Gucci, dopo 14 di carcere ha rifiutato la possibilità di uscire in semilibertà perché non ha mai lavorato in vita sua e non vuole iniziare a farlo adesso.
  • Angelina Jolie fa colazione tutte le mattine, proprio come me,  insieme a tutta la famiglia.
  • Cristian Lacroix ha disegnato una doctor bag per Desigual che costa 159 euro e che vendono nel negozio, appena aperto, a Milano in corso Buenos Aires.
  • La doctor bag è il must dell’inverno.
  • L’intervista a Steven Spielberg è firmata The Interview People e ho scoperto un mondo.
  • Mamme, pancioni, bimbi nati famosi fanno sempre notizia, questo mese: Carla Bruni, Ilaria Spada,  l’artista Marni Kotak che partorirà in una galleria d’arte (performance che mi stupisce meno della soubrette a me sconosciuta finora che ha partorito in diretta TV bloccando un ospedale intero).

 

Per saperne di più: 

* FARE LA SPESA ONLINE ::

Magari qualcuno sa com’è che si fa: io che non metto più piede in un supermercato da mesi, questo sconto (scaduto, ma tanto è qua solo a scopo illustrativo) com’è che avrei potuto usarlo facendo la spesa online?

sconti

 

* CORSO DI FOTOGRAFIA PER PRINCIPIANTI ::

Questo non è un post, ma un foto annuncio.

Dopo aver imparato a far belle foto con questa macchina qua, adesso ne abbiamo un’altra. Per cui, se vi interessa, questa la vendiamo.

Qui, Diamara sul set che stavo preparando per fare questa foto ai peperoncini e questa al maiale di gomma.

La macchina fotografica è una Nikon D40 e l’obiettivo (di serie) il 18-55 e SD da 4 GB.
È facile da usare e fa foto bellissime.

Sì, nella foto si vede il 50mm, quello me lo tengo.

 

* DONNE, È ARRIVATO L’ARROTINO ::

La pubblicità dei 4 salti in padella non mi piace. Ecco perché.

Vivo a Milano, ma sono cresciuta a Mondragone che è in provincia di Caserta.

A Milano conosco donne che lavorano e non hanno tempo (dicono) di cucinare, donne che lavorano e portano (come me) i bimbi all’asilo. Conosco tanti uomini che sanno cucinare, che sanno stirare, che vivono da soli, che lavorano e che non hanno il tempo di cucinare, che mangiano spesso fuori casa, papà che portano i bimbi all’asilo, che spesso li vanno anche a prendere (non come me, che non ci riesco mai).

Questo succede a Milano.

A Mondragone, invece, conosco donne che non lavorano, perché, a loro ci pensa il marito.
Loro devono occuparsi dei figli, della casa.
Mamme che educano i figli maschi con il loro esempio di donne a servizio.

4 salti in padella Findus

Ecco, la pubblicità dei 4 salti in padella non mi piace perché la vedono le donne (e gli uomini) di tutta Italia. Non solo di quella piccola parte dell’Italia che (dicono) ne coglierebbe l’ironia.

 

Per saperne di più: 

 

[e grazie a Andrea Sarubbi per avermi regalato il titolo]

 

* MIA FIGLIA È UNA STREGA ::

Mi chiamo Domitilla. Mia mamma ha deciso come chiamarmi studiando uno di quei dizionari che i futuri genitori comprano per decidere quale nome dare al bambino. Domitilla era in ballottaggio con altri nomi poco usuali, anche un po’ brutti: tra questi temo ci fosse anche Eustachia.

Mi è andata bene. Anzi, devo essere sincera a me questo nome è sempre piaciuto. Quello che dico sempre è che quando mi presento, quando faccio una telefonata, non devo annunciarmi con nome e cognome. Basta il nome.
Spesso.

Per questo, quando ho deciso che nome dare a quella piccola in arrivo non ho avuto dubbi: Diamara è un nome poco comune.

in costume per Halloween

Facile no, non riesce a dirlo e, come tanti bambini, storpia il proprio nome: ianara.

Non c’è verso. Niente da fare.
Peccato che le janare, in Campania, siano le streghe della notte.

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