Quando non so una cosa dico che non la so. Magari però so a chi chiedere.
E tu quando non sai qualcosa che fai?
La psicoterapia è sottovalutata, capitolo n: «Naomi Osaka, una tennista che è in questo momento al numero 2 del mondo, ha deciso di ritirarsi dal Roland Garros perché la sua salute mentale non è buona e per questo ha deciso di prendersi del tempo per affrontare il problema. (…) Il fatto che la salute mentale sia considerato un non-problema, un elemento che si porta dietro lo stigma sociale; il fatto che non si riesce a uscire dallo stereotipo “hai problemi di salute mentale = sei pazza” (stereotipo ancora più forte quando si tratta di una donna) non è un problema di Osaka ma di chi la giudica». Lo ha scritto Dino Amenduni in un post lungo che ti consiglio di leggere.
In questo thread una psicologa racconta che tutte e tutti, o quasi tutte e tutti, quando lei dice che lavoro fa rispondono che avrebbero voluto (o potuto) farlo anche loro. Certo. Come no: mi sono laureata in psicologia. Non faccio la psicologa. Ho fatto la centralinista, la guardarobiera, la barista, poi ho fatto tanti esami di marketing quanti corsi di cucina. Li ho contati.
E ora torniamo alle solite cose ché poi devo cucinare ché improvvisamente ho una famiglia numerosa.
IL BIGNAMI DEL MARKETING
- «Una delle metriche più critiche del marketing è il tasso di abbandono dei clienti, ossia la percentuale di clienti che periodicamente smette di utilizzare il servizio/prodotto dell’azienda» scrive Vincenzo Cosenza in Marketing Aumentato. Guida ai nuovi scenari del martech (Apogeo 2021). Una percentuale non facile da prevedere e frutto dell’interazione di tanti fattori, tra cui l’ingresso sul mercato di un nuovo prodotto o della ritrovata attenzione verso qualcosa che avevamo pensato non ne avrebbe raccolta più. Come le newsletter che crescono. Mica solo la mia. Ne parlo sul blog di MailUp.
- Le inserzioni pubblicitarie delle piattaforme sfruttano dati così vari e precisi da farcelo credere, ma la verità è che non ne hanno bisogno. Spiegato bene da Il Post.
CONSIGLI PER LEADER PROMETTENTI
- «La comunicazione è figlia della società in cui nasce, ma può mostrarle come essere migliore», Flavia Brevi cita il pubblicitario americano Bill Bernbach e spiega perché siamo tuttə con lei in Hella Network.
- Da smart a blended working: come sarà il futuro del lavoro, l’ebook gratuito di ValoreD pubblicato da HarperCollins per capire come gestire il lavoro in autonomia, non solo da remoto.
- Io canto sotto la doccia. Cose inventate. Stonando. Pare vada bene.
E voi quanti "ne parliamo dopo l'estate" avete già accumulato?
— Federico Pucci (@cratete) June 17, 2021
HO VISTO
- Friends reunion, se te la sei persa: perditela.
- I ponti di Madison County. Non piangevo così da tanto tempo. Menomale.
- Il metodo Kominsky. Finisce. C’è una dedica. Ho pianto. Loro pure.
NON STO LEGGENDO, MA HO FATTO UNA LISTA PER LA FINE DELL’ESTATE
- Il coltellino svizzero Capirsi, immaginare, decidere e comunicare meglio in un mondo che cambia, di Annamaria Testa (Garzanti).
- Tutto quello che so sull’amore, di Dolly Alderton (Rizzoli).
- Due vite, di Emanuele Trevi (Neri Pozza).
- Ciao per sempre, di Corinna De Cesare (Salani).
COSA HO COMPRATO ONLINE
- i separatori per le cose di cucina
- i sacchi per non far arrotolare il piumone nell’asciugatrice
- un pantaloncino cortissimo per andare in bici
- un orologio da scacchi
- l’adattatore per la moka
- un portaspugne per la cucina
- una multipresa piatta
- un nuovo ferro da stiro verticale.
I FATTI MIEI
- Il mese scorso ho donato 25 cm di capelli. Ricresceranno (se puoi e ti piace l’idea questo è il sito di Un angelo per capello).
️️COSE SEMPRE BELLE
- Il calendario arte. Ora che possiamo.
DALL’ARCHIVIO
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