Ripeti con me: non si condividono link senza spiegarli. Li stiamo postando per raccontare cosa, che ci interessano, che possono interessare a qualcuno? Va detto: mi devi aiutare a capire cosa sto guardando per attirare la mia attenzione nei 3 secondi di scroll della timeline.
Lo stesso funziona per Instagram (che io lo usi meno non significa che non m’interessi): in 👉🏼questo articolo si spiega come, in un mondo in cui le foto di tutti sembrano assomigliarsi, i commenti sono ciò che rende interessanti i post.
È per questo che hanno iniziato tutti a usare Instagram come diario, raccontando le storie più lunghe e improbabili dai tempi delle note su Facebook. Ora vediamo in quanto ci scocciamo.
👯Nel frattempo hai recentemente perso un po’ troppi follower? Pare sia stata colpa di… un bug. Intanto Instagram sta facendo un altro test: permetterci di inviare DM da desktop.
📱Ma non eravamo tutti… mobile first? A quanto pare no.
📈Oppure, l’età media si sta alzando anche su Instagram (la percentuale dei 18/24enni e i 25/35enni è identica, qui ci sono un po’ di dati interessanti e sì si parla anche dell’uovo di Instagram, anzi: 👩🏻🏫clicca qui se ti va di sperimentare l’interrogazione del New York Times per vedere se hai capito).
A parole tutti bravi.
Poi basta vedere a quali tipologie di foto mettete like.— •The Red Beard• (@theredbeard1975) 8 febbraio 2019
⚠️UNA COSA CHE TI CONSIGLIO ASSAI è la conversazione tra Michelle Obama e sua mamma: «Pensavo di avertelo detto… e io sono una vera star… tra l’altro».
Ma cosa abbiamo da lamentarci noi, cosa, della sindrome dell’impostore se l’ex first lady americana ancora deve spiegare alla mamma che lei è famosa?
L’ANGOLO DELLA POLITICA (che se non ti interessa puoi pure saltare, ma secondo me non dovresti farlo).
🎤Hai mai fatto un corso di public speaking o di speech writing? Quello del discorso di Guy Verhofstadt è un lavoro interessante, in italiano, con tanto di battuta su vedi Napoli e poi muori.
📰Sei uno che fa le cose male, e così male che ti si ritorcono contro? Sulla lettera di Di Maio a Macron inviata a Le Monde scrive Luca Sofri: «Il problema non è che sei ignorante della storia, ma che sei un cretino: sei uno che per esprimersi e comunicare un concetto diplomatico in una situazione delicata, e mentre vuol fare bella figura con i lettori di un grande quotidiano, non ha l’attenzione e la capacità di valutazione necessarie a riflettere sul senso delle parole e a scegliere quelle giuste».
…
Questo post fa parte della raccolta delle newsletter che ho mandato fin qui.
Quella che hai letto è la newsletter che ho spedito il 14 febbraio 2019. Aveva come oggetto E per te che giorno è oggi? (sì era San Valentino, ma tanto io parlo sempre d’amore no?), e ha avuto il 52.6% di open rate.
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[la foto su è di Gian Cescon]
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Tagged: scrittura, storytelling