Mi chiamo Domitilla. Mia mamma ha deciso come chiamarmi studiando uno di quei dizionari che i futuri genitori comprano per decidere quale nome dare al bambino. Domitilla era in ballottaggio con altri nomi poco usuali, anche un po’ brutti: tra questi temo ci fosse anche Eustachia.
Mi è andata bene. Anzi, devo essere sincera a me questo nome è sempre piaciuto. Quello che dico sempre è che quando mi presento, quando faccio una telefonata, non devo annunciarmi con nome e cognome. Basta il nome.
Spesso.
Per questo, quando ho deciso che nome dare a quella piccola in arrivo non ho avuto dubbi: Diamara è un nome poco comune.
Facile no, non riesce a dirlo e, come tanti bambini, storpia il proprio nome: ianara.
Non c’è verso. Niente da fare.
Peccato che le janare, in Campania, siano le streghe della notte.
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MAI dafre nomi con richiami o significati eclatanti ai figli…e soprattutto alle figlie!
Io la mia l’ho chiamata Ida ovvero “donna guerriera”.
Per la serie: me la sono tirata.
Argh!
Beh dai… Anche noi non scherziamo: Luna è femminile, forte e decisa. Ma anche dolce e argentina.
Nomen omen… L’avessimo chiamata Brunilde sarebbe stato peggio. Se l’avessimo chiamata Artemide sarebbe stato uguale…