Le fiere per le mamme e quelle per le spose (oltre a essere a una vetrina per marketing e uffici vendite) offrono l’occasione per capire come si muovono offerta e domanda in un periodo della vita in cui la parte emozionale copre il buonsenso personale orientato all’ottimizzazione delle risorse e al risparmio.
Non vi racconto le cose inutili che si comprano aspettando un figlio (menomale che non avevo molto tempo libero). Per la luna di miele si fa il viaggio della vita (a volte l’unico), per arredare casa si comprano cucine che costano quanto una macchina e che si useranno molto meno.
Quest’anno il Centro Italiano di Chirurgia Estetica ha deciso di partecipare a una fiera dedicata agli sposi: Sposa 2011.
E non per vedere l’effetto che fa, ma per proporre sconti del 15% a chi ha pensato di ritoccarsi prima del sì.
Come se non bastassero reggiseno push up, jeans che sollevano i glutei, calze e slip rinforzati… non solo per lui (e non sono quelli che servono per fare spinning).
Nulla di nuovo, nessuna battuta scontata. Ma mi immagino che anch’io sembri diversa al mattino: mi trucco, salgo sui tacchi, ovviamente – senza scendere in dettagli sulla mia biancheria spaiata – se metto un push up non è che lo uso anche per girarci per casa, sotto la tuta oversize o il pigiama.
Quante donne comprano davvero quella biancheria immettibile sotto un paio di jeans?
E non parlo di nulla di complicato, l’anno scorso sotto Natale i negozi di intimo low budget esponevano tanti e diversi modelli di reggiseno con i pon pon.
E qui chiudo la rubrica: la moda casalinga per… una lei che non sono io.