C’è sempre una parola per tutto. In una lingua o nell’altra. Io ogni tanto cerco su Google: “provare vergogna per altri parola tedesca”. La risposta è Fremdschämen e l’ho usata abbastanza spesso che potrei pure averla imparata, ma evidentemente non sono portata.
Giorni fa ho scoperto anche Schadenfreude, ma mi piace meno: serve a indicare quando gioiamo per una sventura altrui. A me succede quando la gente fa cose fesse pensando, invece, di aver fatto mosse argutissime.
scusate, abbiamo già una lunga parola tedesca di riferimento per quegli oggetti che sono sempre in mezzo e devi spostare sbuffando per mesi ma che spariscono inghiottiti dal non-essere o forse dalla materia oscura nell'esatto istante in cui ti servono con urgenza?
— Tostoini (@tostoini) November 6, 2018
Ti piace imparare parole e storie nuove?
⚠️UNA COSA CHE TI CONSIGLIO ASSAI è Randomerìa, di Adele Meccariello: «Le cose che vi serve sapere per rompere il ghiaccio alle feste, vincere al Trivial Pursuit, farvi internare. Un minuto di audio che arriva a caso, su argomenti più o meno a caso».
L’ANGOLO DELLA POLITICA (che se non ti interessa puoi pure saltare, ma secondo me non dovresti farlo):
- la National Rifle Association of America è un’organizzazione per i diritti civili perché negli USA il possesso di un’arma è un diritto civile; succede che la settimana scorsa la NRA abbia intimato i medici di farsi i fatti propri sulla questione armi, questi in risposta hanno creato
#inMyLane e, come segnala Simona Siri, hanno iniziato a circolare storie crude ma utili a far capire a tutti quello che le armi fanno ai corpi umani.- Le storie sono importanti: per questo dopo che il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha equiparato la somministrazione del lavoro al caporalato addetti ai lavori, e non, come racconta Silvia Zanella, stanno pubblicando le loro storie condividendole con l’hashtag
#IoNonSonoUnCaporale.- Perché facciamo parte dell’Unione Europea e cosa ce ne viene in tasca? Il Parlamento Europeo ha aperto il sito What Europe does for me? che spiega concretamente, in 24 lingue, cosa fa l’Europa per ognuno di noi.
Ho deciso di rianimare il blog etc. etc. come dicevo qua.
Questa è la seconda newsletter che ho spedito a novembre.
L’oggetto era: Cose di cui potresti fare a meno, o forse no (e ha avuto il 55.9% di open rate).
📮Quindi, come vedi, ogni settimana prendo un po’ di link delle cose che ho letto, cose sulle questioni fondamentali della vita (che mi fanno essere felice, capire meglio, essere più consapevole, triste o arrabbiata), e li metto in una newsletter che arriva (per ora) a un migliaio di persone.
Vuoi riceverla anche tu? Iscriviti.
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Tagged: newsletter, politica