* LONDON SIGTHSEEING ::
Partiti dopo un muffin (pron. muffin) all’autogrill, unpaiodiscarpenuove e 8ore e 45min. di ritardo con ilpanzoneeduetetteenormi, Sem* e il pazienteamorepiccolo sono tornati con:
a touch of butter spreadeable straight from the fridge (che I can’t believe it’s not butter non si trova), una confezione best before oggi di crumpets (le focaccine morbidegommose che Sem* non sapeva si chiamassero crumpets e non poteva mai dire a nessun amico vagabondo di comprargliele che a lei piacciono un sacco),
due confezioni di easy on di durex,
una di tampax di boots, una di pantyliners di bodyform (nuvenia libresse made uk, quelli che non si trovano al GS ma all’esselunga ce ne sono pure di tipi diversi), tre libri di De Mille (chiunque sia), The Secret Dreamworld of a Shopaholic (ovvero I Love Shopping in lingua originale la cui terza di copertina spiega che Sophie Kinsella ha un’ottima gestione dei suo risparmi e che fa compere solo durante i saldi), My life on a plate di India Knight, due mug e un sacco di scontrini che poi ilmaritoricco si fa i conti e resta ricco.
Tutto dopo aver visitato la Saatchi Gallery e visto Chicago all’Adelphi Theatre, fatto passeggiate, mangiato panini (tra cui il veggie del Mcd) e bevuto coffee.
Tardi per il BBC tour e nessuna paperella (ma quella Semerssuaq ha deciso che se la compra su goodvibes appena la sua carta di credito esce dalla quarantena).