* HO SUPERATO IL TEST D’AMMISSIONE ALLA NASA ::

Ho iniziato a maggio con un colloquio di orientamento al limite del tempo massimo, colta dalla sorpresa ho deciso in fretta: ho partecipato a una preselezione compilando una grossa quantità di moduli e recuperando documenti vari, poi ho fatto il test e un colloquio di ammissione. Come se dovessi entrare alla Nasa.

A ogni passo una buona notizia: hai superato la fase 1, la fase 2, la fase 3.

La cosa ti dà una buona carica di autostima: tutti che si complimentano mentre alcuni chiedono: «Come hai fatto?». Non lo so, sono brava.

Ho anche partecipato al bando per l’assegnazione di una borsa di studio: 4 su circa 50 iscritti, pare. Io potevo candidarmi solo a 2 di quelle 4. No, non l’ho presa. Però le lettere di presentazione che accompagnavano la mia domanda sono state per me una bella lettura. Ho chiesto a quattro persone diverse di scriverle. Grazie ancora.

Sda Bocconi

Ora devo superare la fase 4, pagare il conto: 36.500 euro.
E poi la fase 5: riuscire a conciliare famiglia, lavoro, studio. Non in quest’ordine.
Per due anni: il programma dell’EMBA (che – per chi non lo sapesse – sta per Executive Master in Business Administration) si conclude nel 2015. Ho scelto il percorso serale: tre sere a settimana dalle 19 alle 21 e qualche giornata intera, venerdì e sabato. Qualcuno chiede: «Come farai?». Non lo so, ma sono brava.

E nel frattempo ho deciso che continuerò a fare anche tutte le altre cose che faccio perché mi piace farle. Sì, nel frattempo devo finire il libro, ma è tutto sotto controllo, ripeto: è tutto sotto controllo.

Però, devo dirvelo, il calendario che mi hanno mandato dalla segreteria della Bocconi è scritto in Comic Sans, per un attimo stavo per ripensarci.


Questo è un video che mi piace tanto perché mette insieme due cose di cui parlo spesso: la teoria del mondo piccolo e gli astronauti. Per questo il test di ammissione all’MBA in Bocconi l’ho paragonato a quello della NASA.

Quando una cosa è impegnativa penso alle missioni spaziali. 
E tu che termine di paragone usi?

 

* COSE DI ME E DI VOI CHE V’AMO ::

Per essere felice, occorre una cosa sola: amare (…) stendere in tutte le direzioni la tela di ragno dell’amore: chi ci capita dentro, quello va preso.

Lev Tolstoj

A volte, ricca di chiacchiere belle, vorrei ringraziarvi tutti, uno per uno. Passo delle giornate bellissime in compagnia di gente che neppure ho mai incontrato. Grazie a così tante connessioni che dire che è solo Twitter sarebbe riduttivo.

networkSto scrivendo un libro* sulla rete che si crea anche grazie alla Rete, ma soprattutto grazie alla stima che confessiamo di avere per l’intelligenza di quelli che decidiamo di includere nella nostra vita. Anche se la porta di passaggio non è quella di casa molti di voi è come se fossero davvero stati sul mio divano quest’inverno a guardare la tv, per esempio. Alcuni, poi, ci sono stati davvero. A twittare, ovvio.

Grazie per condividere con me tante cose buone, private e non, informazioni e dubbi.
Adesso torno a scrivere.

*[sì, lo so che lo sapete del libro, mi pare di non parlare d’altro, ma qui del tema non ne avevo ancora scritto]

 

* LE NICCHIE E IO PURE ::

La comunicazione può riuscire a cambiare il mondo e il modo di mangiare?
Secondo me sì.

La comunicazione può cambiare tante cose, soprattutto se si racconta la verità. Sul cibo, sul tempo che ci vuole per fare la spesa, per preparare da mangiare cose buone. Ci vuole meno tempo per mangiar bene che per mangiar male. E si risparmia.

Festival Vegetariano

Faccio il pane, non mangio merendine e sono vegetariana da 24 anni. Che è un sacco di tempo, lo so.

Il 31 agosto sarò a Gorizia, ospite del Festival Vegetariano dove, con Marco Geronimi Stoll, autore di Smarketing (Altreconomia), parleremo delle nostre esperienze come facilitatori del passaparola (e fruitori) di un mercato che favorisce l’alimentazione sana e uno stile di vita etico. Lo faremo raccontando casi, approcci, aneddoti.
Quindi io parlerò dei fatti miei.

[cliccando sull’immagine scarichi il programma del Festival Vegetariano, il titolo dell’incontro a cui partecipo, il 31 agosto alle 14.30, è: Siamo tutti nicchie]

 

Qui uno storify con un po’ di contributi dal Festival (lo ha fatto Giovanna, che sta pensando di diventare vegetariana)

 

* INSEGNARE I CATTIVI ESEMPI ::

Sabato sono stata a Padova, per il Master in Comunicazione delle Scienze. Ospite della mia prima lezione nell’aula Vigna della Facoltà di Fisica, è stato Massimo Fiorio (@dietnam). Abbiamo parlato di come avere un network è utile a sviluppare una campagna di comunicazione, degli errori da evitare (e anche di cattivi esempi).

Abbiamo parlato di Red Ronnie, della campagna spenderemeno di Enel, di fake e parodie (come quella di Ivan Masdergieff), di meme (ma per una lezione magistrale sul tema rimando a quella di Violetta Bellocchio, lei sa che mai potrò far di meglio).

La prossima lezione è a settembre, nel frattempo chiederò agli studenti di fare qualche esercizio.

Foto di @MDfreerider e @lpittamiglio e qui lo storify di @biomug.

 

 

 

* DUE PAGINE E MEZZA AL GIORNO ::

Ho appena fatto di conto: devo scrivere due pagine e mezzo al giorno, ce la posso fare.
Pensavo peggio.

Sì, ti sto dando una (bella) notizia. E, mi dirai, come ho pensato io giorni fa quando – scaletta approvata alla mano – l’editor mi ha detto di iniziare a scrivere: due pagine e poco più al giorno, che sarà mai per una che scrive di tutto, che scrive su qualsiasi argomento e in qualsiasi condizione, da anni?

Ecco, no, non è come pensavo.
E magari tutti quelli che conosco, quelli che prima di me hanno scritto uno o più libri avrebbero anche potuto dirmelo.

b&b il gelso e le roseMa pensa un po’: i segreti meglio celati della storia sono quelli degli scrittori.
Anni fa, tanti anni fa, ho frequentato un corso di scrittura al Palazzo delle Esposizioni a Roma, una volta a settimana per mesi in un’aula che da sola giustificava la spesa. Tecniche, metodi, aneddoti… c’è chi scrive in mutande, chi dopo aver cenato, chi prima di far colazione (come me). Ricordo le madeleine del signor Proust, il caffè di Jean-Paul Sartre, il tempo scandito dal consumarsi di una candela sulla scrivania di Isabelle Allende e poco altro.

Per fortuna non sto scrivendo un romanzo.

Io adesso sono in Sicilia in vacanza per una settimana e, come sempre, ho la sveglia alle 6. Mi metto qui, buona buona e scrivo mettendo in ordine idee, concetti, casi (più o meno umani).

Ora, tu che se stai leggendo questo post e mi vuoi bene (lo so, altrimenti perché mai dovresti essere qui a farti i fatti miei?) hai un compito importante: tenermi compagnia, supportarmi e sopportarmi, dirmi che ce la posso fare (e per questo usa tutti i mezzi che hai a disposizione, bastano anche like, stelline o cuoricini, capirò).

Ovviamente, seguono aggiornamenti.

 

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